Lettere al Presidente: con il cumulo, in pensione su tutte le gestioni

Vorrei andare in pensione nel 2020, a 63 anni, con il cumulo dei contributi, se rimarranno le norme attuali.

Maturerò infatti 43 anni e 6 mesi di anzianità di cui circa 22 e mezzo con l’ex-Inpdap (6 anni di riscatto laurea più 16 e mezzo di lavoro come ospedaliero) e circa 21 come pediatra di famiglia.

Pensavo di cumulare questi periodi contributivi lasciando però intatte le Quote A e B fino a 68 anni. Invece presso il mio Ordine dei Medici mi hanno detto che nel momento in cui utilizzo il sistema del cumulo, vanno cumulate obbligatoriamente anche le Quote A e B insieme ai periodi contributivi (Enpam medicina generale ed ex-Inpdap).

È corretto quanto mi hanno detto?


Manuele Gnecchi (Bergamo)

 

Gentile collega,

il tuo Ordine ti ha dato un’informazione corretta. Per poter usufruire del cumulo si deve andare in pensione presso tutte le gestioni su cui si versano i contributi.

Tieni comunque presente che dopo il pensionamento potrai continuare a esercitare la libera professione versando i contributi alla Quota B dell’Enpam.

Potrai scegliere se pagare con l’aliquota piena oppure ridotta al 50% (il prossimo anno l’8,75%), che sarà applicata sull’intero reddito da libera professione. Infatti, siccome non pagherai più la Quota A, anche la parte di reddito che prima del pensionamento era coperta da questo contributo sarà poi soggetta alla Quota B.

I versamenti non andranno perduti perché verranno ricompresi nell’assegno di pensione.

L’aggiornamento dell’importo viene di norma calcolato ogni tre anni di versamenti, ma la Fondazione sta lavorando per poter ridurre i tempi: l’obiettivo è di scendere a un anno.Infine, anche i contributi previdenziali pagati dopo la pensione sono interamente deducibili dal reddito.

Alberto Oliveti
Presidente Fondazione Enpam