Lettere al Presidente

PEDIATRI IN ESTINZIONE

Ho letto con interesse l’articolo sul n. 5/2017 del nostro Giornale sulla carenza di pediatri.

Sono pediatra ospedaliera da oltre 20 anni. Attualmente lavoro all’Ospedale di I livello di Verbania. Vorrei rilanciare con forza sul problema della carenza di pediatri, frutto evidentemente di un errore di calcolo nei posti di specialità. Rilanciare perché, ben prima della carenza dei pediatri di libera scelta, sta già emergendo ed emergerà sempre più drammaticamente la carenza di pediatri ospedalieri, a partire dagli ospedali periferici.

I concorsi, anche per posti a tempo indeterminato, spesso falliscono per assenza di candidati o perché i candidati risultano poi già occupati. Non si trovano più pediatri. E gli organici di Pediatria di molti piccoli ospedali, complice anche il blocco del turn over che rende poco sollecite le sostituzioni, stanno agonizzando.

Forse il Servizio sanitario nazionale dovrebbe cominciare a riflettere, anche con un taglio esecutivo, su cosa intende fare dei Reparti di Pediatria degli ospedali periferici.

Giuseppina Ballardini, Verbania (Verbano-Cusio-Ossola)

Gentile collega, ti ringrazio per la preziosa segnalazione. La tua testimonianza conferma l’urgenza di rivedere la programmazione sanitaria.

Come Fondazione daremo il nostro contributo per difendere tutte le opportunità professionali dei nostri iscritti. Non credo però, come tu prospetti, che tagli are i reparti di pedi atria degli ospedali periferici possa essere la cura, perché è un modo per eludere i problemi e non per risolverli. Con quale esito, poi? Quello di affollare sempre di più i reparti degli ospedali delle grandi città?

Forse dovremmo pensare a collegarli più efficacemente alla pediatria sul territorio. Dobbiamo davvero ragionare in termini di soluzioni per il futuro lavorativo della categoria a cui apparteniamo: creare nuove possibilità di lavoro e non scovare solo quelle che sono disponibili.

Ne hanno bisogno i giovani colleghi, ma ne ha bisogno anche il Servizio sanitario nazionale perché sia davvero efficiente e in grado di rispondere alle esigenze del territorio.