L’autunno caldo del Servizio sanitario nazionale

L’autunno caldo della sanità italiana entra nel vivo con il 75esimo congresso della Federazione italiana medici di medicina generale, primo appuntamento della stagione congressuale dei sindacati della medicina territoriale. Il congresso cominciato lunedì e intitolato “Potenziare la medicina generale per migliorare l’active ageing” si concluderà sabato.

Sempre ad ottobre – insieme allo sciopero preannunciato dagli ospedalieri – sono in calendario il congresso del Sumai, della Fimp e dello Snami.

Per tutti, ospedalieri e convenzionati, la posta in gioco è la sopravvivenza del Servizio sanitario nazionale.

I TEMI SUL TAVOLO FIMMG

Nel complesso Chia Laguna del comune Domus de Maria (Cagliari) i temi sul tavolo sono tanti, primo fra tutti la definizione dei contenuti dell’Accordo collettivo nazionale, ormai indifferibili in vista dell’imminente ondata di pensionamenti.

Raggiunta quella sugli arretrati, c’è infatti da trovare l’intesa sul quadro normativo che disciplinerà – tra gli altri – il trattamento economico del prossimo triennio nonché il meccanismo per regolare la staffetta generazionale.

La speranza dei giovani della Medicina generale, incassata la buona notizia dell’aumento delle borse per i tirocinanti, è quella che si arrivi a breve a definire all’interno dell’accordo collettivo la disciplina specifica che regolerà l’istituto dell’App, l’Anticipo di prestazione previdenziale che l’Enpam ha ideato per favorire il ricambio tra colleghi pensionandi e subentri.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI OTTOBRE

Sempre a ottobre, come detto, sono in programma anche i congressi di Sumai, Fimp e Snami.

Gli specialisti ambulatoriali si ritroveranno a Saint Vincent, in Valle d’Aosta, lunedì prossimo 8 ottobre.

Giovedì 11 sarà la volta della Federazione italiana medici pediatri, riuniti a Riva del Garda.

Il mese si chiude con il congresso del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami), che si terrà a Sorrento dal 25 al 28 ottobre.

OSPEDALIERI

I sindacati medici ospedalieri intanto hanno chiesto il rinnovo del contratto pubblico, preannunciando uno o più giorni di sciopero a partire da ottobre. La stima dei sindacati è di un impegno da parte dello Stato di circa 560 milioni di euro per fare fronte all’aumento del 3,48 per cento degli stipendi pubblici e per garantire l’indennità di esclusività.

Marco Fantini