Italiani sempre più longevi ma anche sofferenti

Un anziano su due è malato cronico. Il quadro dell’ultimo rapporto Istat sulla salute degli over 65

La vita degli italiani si allunga sempre di più, ma con l’età arrivano anche sempre più acciacchi, dolori e malattie croniche. Ad approfondire il tema della qualità della vita delle persone di una certa età è una ricerca Istat sulla “condizione di salute degli anziani in Italia e in Europa” resa pubblica il 26 settembre.

Secondo lo studio, in Italia, la speranza di vita a 65 anni è più elevata di un anno per entrambi i generi rispetto alla media Ue, ma dopo i 75 anni gli anziani italiani vivono in condizioni di salute peggiori.

Per le patologie croniche, nel confronto con i dati europei, emergono in generale migliori condizioni degli italiani tra i meno anziani (65-74 anni), con prevalenze più basse per quasi tutte le patologie e, all’opposto, condizioni peggiori oltre i 75 anni.

Circa un anziano su due però soffre di almeno una malattia cronica grave o è multicronico, con quote tra gli ultraottantenni rispettivamente di 59 e 64 per cento.

Il 37,7 per cento degli anziani riferisce di aver provato dolore fisico, da moderato a molto forte, nelle quattro settimane precedenti l’intervista, “valore inferiore alla media Ue e simile a quanto rilevato per la Spagna”, spiega lo studio. Inoltre, il 23,1 per cento degli anziani ha gravi limitazioni motorie, con uno svantaggio di soli 2 punti percentuali sulla media Ue, principalmente dovuto alla maggiore quota di donne molto anziane in Italia.

Le donne riportano, continua lo studio Istat, “meno frequentemente malattie croniche gravi ma più multicronicità e limitazioni motorie o sensoriali”. Rispetto agli uomini, la popolazione femminile lamenta più dolore fisico da moderato a molto forte (45,4 contro 27,6 per cento).

Su questo aspetto, tra le ultraottantenni la percentuale arriva al 58,6 per cento a fronte del “solo” 39,2 degli uomini. In Italia poi, la grave riduzione di autonomia personale riguarda oltre un anziano su dieci. Questo fenomeno però è in linea con la media dei paesi Ue per i 65-74enni, superiore tra gli over75, in particolare per le donne.

L’11,2 per cento degli anziani riferisce gravi difficoltà in almeno un’attività di cura della persona, come fare il bagno o la doccia (10,3 per cento), sdraiarsi e alzarsi dal letto o sedersi e alzarsi da una sedia (7,3 per cento), vestirsi e spogliarsi (7,3 per cento). Il 30,3 per cento incontra gravi difficoltà nello svolgere le quotidiane attività di tipo domestico, come preparare i pasti, fare la spesa, prendere le medicine fare lavori di casa, gestire, ecc.

Maria Chiara Furlò