In Alto Adige medici anche senza bilinguismo

L’Alto Adige punta alla parificazione della lingua italiana e di quella tedesca per le professioni che prevedono l’iscrizione a un ordine professionale. Questa proposta, se approvata, porterebbe un medico di lingua tedesca a poter esercitare anche senza una conoscenza avanzata dell’italiano.

Oggi invece l’italiano è obbligatorio per potersi iscrivere all’Ordine dei medici.

Il 18 giugno la Giunta provinciale presieduta da Arno Kompatscher ha approvato una norma di attuazione che stabilisce che è sufficiente un certificato di conoscenza della lingua tedesca oppure italiana per l’iscrizione all’Ordine.

Se da una parte il presidente della provincia ha sottolineato come la Costituzione ponga per l’Alto Adige sullo stesso piano la lingua italiana e quella tedesca, dall’altra la presidente dell’Ordine di Bolzano Monica Oberrauch ha ribadito che è il Parlamento a fare le leggi e fino a quando non cambierà si dovrà considerare che ai cittadini stranieri, sia comunitari che non comunitari per essere iscritti, e quindi esercitare la professione di medico in Italia, dovrà essere accertata la conoscenza della lingua italiana.

“Con l’iscrizione all’Ordine di Bolzano – ha detto Oberrauch – si apre la possibilità di esercitare in tutto il territorio italiano. Per questo è imprescindibile la conoscenza della lingua”. È “richiesta da un decreto legislativo – ha spiegato – a tutte le persone che si iscrivono dall’estero agli ordini attraverso un esame che ne accerti le conoscenze”.

Non è sufficiente una conoscenza passiva dell’italiano, l’iscritto deve dimostrare di saperlo comprendere e parlare correttamente.