Il poliambulatorio degli ex primari volontari

È raro che la solidarietà diventi una consuetudine quotidiana. Accade a Borgomanero, in provincia di Novara, dove un gruppo di 25 medici, ex primari in pensione e nemici dell’ozio, visitano gratuitamente tutti i giorni nel locale poliambulatorio dell’Auser, Associazione di volontariato e promozione sociale per gli anziani.

“L’anno scorso – dice il direttore sanitario della struttura, Sergio Cavallaro, chirurgo ed urologo – sono state visitate nel poliambulatorio oltre 1500 persone che non hanno sborsato un centesimo. I fondi per l’acquisto e la manutenzione delle apparecchiature arrivano tutti da donazioni private”.

I pazienti sono persone in difficoltà prive delle risorse necessarie per potersi curare, cittadini italiani colpiti dalla crisi, come quel 16,3 per cento di connazionali che – racconta l’ultimo rapporto della Fondazione banco farmaceutico – nell’ultimo anno ha dovuto rinunciare a cure e farmaci.

“Si rivolgono al call center soprattutto i nostri connazionali” conferma Cavallaro. “Sono in particolare anziani, ma non mancano gli immigrati” che nella cittadina piemontese rappresentano il dieci per cento dei circa 22mila abitanti.

“Dalla richiesta alla visita – prosegue Cavallaro – l’attesa è brevissima. Nel poliambulatorio, decollato otto anni fa, esercitano oggi venticinque medici specialisti tra cardiologi, dermatologi, diabetologi, ginecologi, nefrologi, radiologi, psichiatri, oltre a una psicologa”.

Ad essi bisogna aggiungere una pattuglia di nove odontoiatri, pilotati dal chirurgo maxillo-facciale Giuseppe Verdino, che a breve metteranno ambulatori e competenze a disposizione di soggetti in difficoltà segnalati dai servizi sociali del territorio.

L’idea dell’ambulatorio è venuta otto anni fa alla dinamica ottuagenaria presidente della sezione locale dell’Auser, Maria Bonomo, che ha mobilitato tutti i medici di sua conoscenza.

“Accolsi per primo la proposta – ricorda Cavallaro – insieme ai colleghi Felice Fortina e Piero Sacchi, rispettivamente nefrologo e cardiologo. A Piero, scomparso tre anni fa, abbiamo intitolato il poliambulatorio nel 2016. Quand’era già malato di tumore veniva in carrozzina per visitare”.

Da allora più d’uno specialista non ha resistito al richiamo del millenario dovere del medico di aiutare chi soffre, anche al di là della gratificazione pecuniaria.

“Qui – dice Arnaldo Giustina, 78 anni, chirurgo – sono riassunte quasi tutte le specialità ospedaliere, dalla chirurgia alla reumatologia. Non costa nulla alla comunità, è utile per i meno fortunati e c’è anche chi lascia qualche soldo per contribuire all’acquisto di nuove apparecchiature diagnostiche”.

“Non tutti i pazienti che ricevo all’ambulatorio sono poveri” confessa il 73enne Luciano Pistocchini, chirurgo, in passato volontario anche in Mozambico, Ciad e Kenia. Pistocchini è rimasto nel cuore dei pazienti che ha avuto in cura nel locale ospedale. “Non di rado vengono ancora a cercarmi all’Auser, a volte solo per chiedermi un parere”.

Quasi tutti i medici che fanno i volontari nella struttura ambulatoriale hanno prestato servizio nel principale nosocomio di Borgomanero. Oggi, sebbene pensionati, ciascuno continua a prodigarsi senza risparmio nella propria specialità.

Marco Zanetta, ad esempio, è un cardiologo da due anni in pensione che l’anno scorso ha fatto oltre 250 visite. “Spesso osservo pazienti in condizioni cliniche anche molto impegnative, ma il nostro è un ambulatorio di controllo ed è raro vedere delle urgenze. Oltre alle visite ambulatoriali – aggiunge il 67enne – talvolta mi capita di refertare gli elettrocardiogrammi per conto di alcune associazioni no profit”.

E scrocconi ne arrivano?

“Forse – dice Zanetta – ma nessuno controlla il portafoglio. Non tutti sono indigenti, ma nemmeno così abbienti da potersi permettere una consulenza privata. La maggior parte di noi fa attività libero professionale e paradossalmente, facciamo la concorrenza a noi stessi”.

Tanta generosità – racconta Sandro Brunetto, radiologo, 69 anni – viene ricambiata dai pazienti, che dimostrano come possono la loro gratitudine.

“Una paziente anziana, pur non avendo tanti mezzi, ha portato in dono addirittura una gallina. Come una volta”. E nemmeno manca chi frequenta il poliambulatorio perché in cerca di attenzione, comprensione e conforto.

“A furia di visitare – dice Brunetto – instauriamo con i pazienti un rapporto familiare. Ci raccontano gioie e preoccupazioni di ogni tipo. Sono anziani e si sentono soli. Alla fine curiamo anche la solitudine”.

Paola Stefanucci

 

I 25 MEDICI VOLONTARI SONO: Enzo Arosio, cardiologo; Pierfranco Basso, neurologo; Sandro Brunetto, radiologo; Paolo Beltrametti, reumatologo; Carmelo Cavallaro, radiologo; Sergio Cavallaro, urologo; Fabrizio De Gasperis, odontoiatra; Fulvio Farina, endocrinologo; Piero Frediani, ortopedico; Laura Giardinelli, pneumologa; Arnaldo Giustina, chirurgo; Marco Gusmeroli, oculista; Mario Grisoni, ortopedico; Giorgio Leigheb, dermatologo; Carlo Macchi, ginecologo; Piera Mainini, psichiatra; Francesco Mensa, medico legale; Enrico Moggio, medico d’emergenza-urgenza; Giorgio Rabozzi, medico del lavoro; Luciano Pistocchini, chirurgo; Roberto Sani, neurochirurgo; Primo Semplici, otorinolaringoiatra; Franca Silvera, oncologa; Massimo Tosi, pediatra; Marco Zanetta, cardiologo.