Il medico dalle 10mila Barbie

Barbie, “una splendida fonte d’ispirazione per le donne Parola di Antonio Russo, urologo napoletano e più grande collezionista al mondo della diva di plastica.

“Alla donna già negli anni ’60 “suggeriva ‘puoi essere, puoi fare’ e non ha mai smesso di farlo”, dice Russo in onore della bambola  che lo scorso 9 marzo ha festeggiato 60 anni dal suo lancio.

Un interesse che per il 58enne camice bianco – incidentalmente coetaneo di Ken, compagno di Barbie – si è acceso da bambino davanti a quella bambola non convenzionale, adulta, intraprendente, che non andava accudita come altri pupazzi, ma era capace di anticipare le ambizioni del genere femminile.

Una passione ripresa poi a 31 anni quando il medico laureato alla Federico II ha iniziato la propria meticolosa raccolta. “Nella mia vita, anche professionale – spiega Russo – sono abituato all’approfondimento”.

La sua collezione è quindi nata “da studio, ricerca e valutazione”, arrivando a diecimila esemplari. Un piccolo tesoro i cui 300 pezzi più rari, affidati ora a varie mostre, sono quotati 73 mila euro.

IN SALA OPERATORIA DAL ‘74

“Nella sala d’attesa del mio studio ho anche vestito una Barbie da medico”, dice divertito il camice bianco, che poi rassicura “salvo qualche paziente che rimane sconvolto per bigottismo, in molti suscita ironia e curiosità”.

Scorrendo il curriculum dell’eroina da collezione si scopre in realtà che Barbie può ormai da tempo fregiarsi del titolo di professionista in camice.

Quando infatti l’Italia si spaccava a metà per la legge sul divorzio, la ragazza dalle forme affusolate era già accreditata come chirurgo. “Era il ’74 – dice l’urologo napoletano – quando non era così frequente trovare un chirurgo donna. Lei non è solo bella e bionda, ma ha sempre suggerito l’indipendenza e l’autonomia, la possibilità di raggiungere gli obiettivi, anche quelli più difficili”.

Allora 60 anni e 158 diverse carriere per Barbie non valgono nemmeno una ruga.

Uno spirito di eterna giovinezza forse trasmessole da Ruth Handler, storica amministratore delegato di Mattel, che quando si ritirò per un carcinoma al seno fondò un’azienda parallela, che produceva anche protesi per le donne che avevano subito la mastectomia.

E mentre Mattel, azienda produttrice, festeggia il sessantesimo della propria star con una serie speciale che ritrae icone femminili – come Frida Kahlo e alcune Barbie pezzi unici, come quello consegnato alla ‘collega’ astronauta Samantha Cristoforetti – Antonio Russo celebra l’anniversario come l’esperto più intervistato da riviste, programmi radiofonici e spazi di approfondimento in tv.

Antioco Fois