Il consenso informato va sempre in forma scritta

Il consenso informato in medicina deve essere documentato in forma scritta sempre e non più solo in determinate situazioni. È questa una novità del testo “Il consenso informato in medicina” appena aggiornato dall’autore Marco Perelli Ercolini e in cui si riportano anche le nuove misure sulle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento), per le quali, a differenza del semplice consenso, è contemplata una maggiore rigidità nelle forme.

L’intera pubblicazione parte dalla definizione di consenso informato fornendo anche alcuni cenni storici, ma non manca di toccare temi importanti come il rapporto con pazienti geriatrici, le normative introdotte da alcune compagnie di assicurazione, il ruolo del medico di famiglia e soprattutto un’ampia e approfondita panoramica della normativa e degli orientamenti giurisprudenziali.

Il consenso informato costituisce un momento imprescindibile dell’attività medica: è infatti l’accettazione che il paziente esprime a un determinato trattamento sanitario, in maniera libera, dopo essere stato informato sulle modalità di esecuzione, sui benefici, sugli effetti collaterali, sui rischi ragionevolmente prevedibili e sull’esistenza delle eventuali alternative terapeutiche.

Per consultare la pubblicazione basta collegarsi all’indirizzo www.enpam.it/biblioteca

Chi avesse difficoltà può richiederne una copia in cd-rom alla Direzione generale dell’Enpam (tel. 06 48294 344 – email direzione@enpam.it)

Maria Chiara Furlò

 

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