Hai il doppio assegno? La pensione arriva il 10

Il provvedimento, contenuto nella bozza della legge di Stabilità, riguarda coloro che hanno sia la pensione Inps che Inpdap. Si tratta di circa 800mila pensionati

Gli ottocentomila pensionati con doppio assegno Inps-Inpdap riceveranno la pensione in un’unica soluzione il 10 del mese. Il pagamento slitta al giorno successivo se il 10 è festivo o non bancabile. Il provvedimento, contenuto nella bozza della legge di Stabilità, parte dal prossimo 1° gennaio e unifica il pagamento per coloro che attualmente ricevono sia la pensione Inps il primo del mese che l’assegno Inpdap il 16. L’argomento ha suscitato prese di posizione da parte dei sindacati.

“La legge di Stabilità 2015 – dice Michele Poerio, presidente della Federazione pensionati sanitari e vedove (Federspev) – non solo non prevede alcuna misura a favore dei più anziani (erogazione ai pensionati del bonus di 80 euro oppure l’eliminazione o, quantomeno, l’attenuazione del blocco della perequazione) ma contempla lo spostamento del pagamento delle pensioni dal 1° al 10 del mese con la scusa della semplificazione”.

La proposta iniziale interessava tutti i pensionati, ma dopo le proteste dei sindacati la norma ne dovrebbe coinvolgere solo 800mila che percepiscono due pensioni dall’istituto previdenziale pubblico. “Si tratta – continua il Poerio – di una cattiveria gratuita ed inutile soprattutto nei confronti dei più anziani, anche se tecnicamente cambia poco in quanto non comporta differenze negli importi”.

Praticamente, però, secondo il presidente Federspev cambia molto nell’organizzazione della vita degli anziani: “Si pensi – dice – a coloro che pagano l’affitto il 1° di ogni mese o hanno dei pagamenti fissati in automatico con la propria banca e che devono rifare tutti i calcoli: si tratta di un aggravio ed una fatica inutile, a meno che, malignamente, non si pensi che si volesse lucrare su qualche giorno di interessi in più sulle spalle dei pensionati”.

Secondo la Cimo Pensionati, tuttavia, la norma non avrà grande impatto sugli ex dipendenti pubblici: “La nostra categoria di medici pensionati – dice il coordinatore Massimiliano Bucari – non è minimamente coinvolta in questa ennesima manovra sulle pensioni: ricordo che la nostra pensione Inps, ex Inpdap, viene erogata il 16 di ogni mese e che un suo eventuale anticipo per chi incorresse in questa nuova disposizione di legge certamente non danneggerebbe la categoria. Pur tuttavia auspichiamo che tale normativa venga cancellata dalla legge di Stabilità in quanto, a nostro giudizio, danneggerebbe milioni di pensionati Inps con una misura ingiusta ed inaccettabile che colpirebbe una delle fasce più colpite dalla crisi economica. Non dimentichiamo – conclude Bucari – che con l’aumento della disoccupazione, specie giovanile, sono, spesso, i redditi pensionistici degli anziani a sopperire alle necessità della famiglia”.

(Carlo Ciocci)