Formazione in Medicina Generale, il test sarà il 17 dicembre

I corsi di formazione per medici in medicina generale prenderanno il via all’inizio del prossimo anno, dopo l’esame di ammissione previsto per il prossimo 17 dicembre.

Lo ha anticipato il coordinatore della commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni, Antonio Saitta, intervenuto su Quotidiano Sanità per fare chiarezza dopo che l’incontro tra i rappresentanti degli enti locali della scorsa settimana non aveva portato all’annuncio atteso.

Inizialmente la prova del concorso per accedere al triennio 2018-2021 avrebbe dovuto tenersi ieri, 25 settembre, ma i bandi sono stati revocati per essere aggiornati dopo che nel mese di agosto la Conferenza Stato-Regioni aveva individuato fondi aggiuntivi per finanziare nuove di borse di studio.

Complessivamente i posti in più saranno 840, per un totale di 2.093 aspiranti medici di famiglia che seguiranno in tutta Italia il corso di formazione.

I nuovi innesti contribuiranno a fare fronte alle difficoltà di sostituire i medici di famiglia prossimi alla pensione che secondo i dati Enpam, proprio tra 2021 e 2022, raggiungeranno livelli massivi.

“Con l’esame a metà dicembre possiamo ipotizzare un avvio dei corsi nel mese di gennaio, o più probabilmente nei primi mesi del 2019, disinnescando il rischio di un lungo slittamento dovuto a ritardi nelle procedure concorsuali – dice Noemi Lopes, segretario nazionale di Fimmg Formazione – .

I candidati possono stare tranquilli anche nel caso in cui il triennio si concludesse nei primi mesi del 2022 invece che a fine 2021 – prosegue – in quanto, grazie a una novità contenuta nell’ultimo Acn, non perderebbero più un anno come sarebbe accaduto in passato”.

Da quest’anno, infatti, la domanda per l’inserimento della graduatoria regionale non deve più essere presentata entro il 31 gennaio di ogni anno, pena lo slittamento all’anno successivo.

Nel caso in cui il diploma venisse acquisito successivamente a quella data, sarebbe possibile sfruttare una proroga valida fino al 15 settembre.

LE BORSE IN PIÙ ALLE REGIONI “CARENTI”

Le 840 borse di studio aggiuntive sono state suddivise con un occhio di riguardo a quelle zone dove è più forte la carenza di medici di famiglia.

“L’assegnazione ha premiato le regioni più in difficoltà: Lombardia, Veneto e Sicilia. Dove è prevista maggiore carenza si nota l’aumento più consistente, un segnale di attenzione positivo” commenta Lopes.

Andrea Le Pera

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