Fare del bene fa bene

Un chirurgo maxillo facciale lavora per regalare un sorriso a chi rischia emarginazione e abbandono. Non solo dall’altra parte del mondo ma anche vicino casa sua

Fare il bene fa bene, si può e si deve. A mo’ di slogan lo dice Andrea Di Francesco, chirurgo maxillo-facciale dell’ospedale Sant’Anna di Como che così spera di contagiare altri con il suo entusiasmo e la sua voglia di credere nei sogni.

Mi sono messo in gioco perché la cosa più bella del nostro lavoro – dice Di Francesco – è poter stare vicino alle persone che soffrono con la convinzione di dare una speranza.

khulna_1151Da quasi vent’anni il chirurgo maxillofacciale cerca di realizzare il sogno di tanti bambini sfortunati, nati con malformazioni, di sentirsi uguali agli altri. “Ci sono Paesi in cui una malformazione fisica, come un labbro leporino, può essere motivo di emarginazione – dice Di francesco – a volte addirittura abbandono da parte della famiglia stessa d’origine. È difficile per chi ha una cultura diversa astenersi dal giudicare tutto questo. Ma quello che spetta a noi è riuscire a proporre una nuova visione, provare ad offrire la possibilità di guarire”.

Insieme a Nicola Mannucci e Giuseppe Verrina, chirurghi maxillo-facciali anche loro, quasi vent’anni fa Di Francesco ha raccolto la sfida di alcuni missionari Saveriani operanti in Bangladesh.

È nato così ‘Progetto Sorriso nel mondo onlus’, un’associazione internazionale che oggi può contare sulla collaborazione completamente volontaria di ottanta operatori (equipe di chirurghi, anestesisti, infermieri e personale non medico) che gestiscono una complessa macchina organizzativa in grado di garantire assistenza medica continuativa attraverso missioni in Asia e Africa. “Io faccio due missioni l’anno – dice il chirurgo del Sant’Anna -. Tutti gli operatori si alternano mettendo a disposizione di bambini in difficoltà le proprie competenze e il proprio tempo”.

Ascoltando i suoi racconti al telefono sembra che l’entusiasmo aumenti ad ogni missione. Forse perché non vive di sogni ma sa dare sostanza alle idee ed è fermamente convinto che il tempo, le capacità, la propria vita deve essere usata per fare qualcosa che lasci un segno. E per fare del bene non serve andare dall’altra parte del mondo, anche vicino a noi tanti hanno bisogno di cure. Per questo, con le stesse motivazioni e la stessa passione Di Francesco ha ideato ‘Un sorriso per tutti’.

Per informazioni: www.progettosorrisonelmondo.org; info@progettosorisonelmondo.org

 

QUANDO IL VOLONTARIO TIMBRA IL CARTELLINO

Attivo presso l’ospedale Sant’Anna di Como, il progetto ‘Un sorriso per tutti’ è nato per offrire un servizio di prestazioni odontoiatriche a pazienti fragili che non potrebbero mai essere curati in un ambulatorio.

“Ci sono bambini fragili, portatori di disabilità, penso agli autistici che quando hanno dolore sbattono la testa al muro – dice l’ideatore del progetto Di Francesco –. Anche solo curare una carie a bambini così può essere complicato. Alcuni hanno paura di entrare in ospedale per farsi visitare. Abbiamo fatto addirittura le visite in auto”. Per intervenire in questi casi, racconta Di Francesco, occorre una sala operatoria e i piccoli pazienti devono essere sedati.

Per questo il progetto si svolge in ospedale: alcuni medici, odontoiatri, infermieri donano un sabato mattina al mese a questa iniziativa. “Nell’entrare in ospedale, i medici che aderiscono al progetto – dice Di Francesco – timbrano la causale ‘Sorriso’ e le ore lavorate sono donate all’azienda”.

di Laura Petri

@FondazioneEnpam