Ecco chi votare, il fact checking sui programmi elettorali
Non c’è nessun “piano di salvataggio” per la sanità pubblica nei programmi elettorali con cui i partiti italiani corrono alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.
A sostenerlo è il fact checking condotto dalla Fondazione Gimbe sulle proposte elettorali in campo sanitario.
Sebbene la maggior parte delle forze politiche affermi che la salute è un diritto fondamentale da tutelare, solo alcune prendono atto della crisi di sostenibilità del SSN.
Molte le idee ma poche quelle concrete e soprattutto realizzabili, sostiene Gimbe, che non lascia spazio a rassicurazioni, soprattutto considerando che la prossima legislatura sarà determinante per il destino della sanità pubblica.
Tranne sporadiche eccezioni, infatti, i programmi non riportano le modalità di finanziamento delle proposte, né collegano azioni di disinvestimento da sprechi e inefficienze con riallocazione delle risorse recuperate.
Anzi, non mancano proposte economicamente non sostenibili, come il raddoppio immediato dei fondi destinati alla sanità o delle indennità di accompagnamento, se non addirittura irrealistiche, quali la nazionalizzazione dei lavoratori dell’industria farmaceutica, l’abolizione di ogni finanziamento alla sanità privata e addirittura l’uscita del privato dalla sanità.
Ecco in sintesi le proposte sanitarie contenute nei programmi elettorali:
+Europa
- Stesse cure per tutti i cittadini, indipendentemente dalla residenza regionale.
- Introdurre sistemi di valutazione obbligatori per le prestazioni, i servizi e le strutture.
- Commissariare le Regioni in caso di scarsità (quantitativa e qualitativa) di servizi erogati, compreso il mancato rispetto dei tempi massimi d’attesa per gli esami diagnostici.
- Prevedere una soglia minima sia per il finanziamento sia per la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati.
- Spostare l’ allocazione delle risorse dalle cure per malattie acute alle cronicità e disabilità.
- Informatizzazione del SSN su tutto il territorio nazionale
- Contrastare le lunghe liste di attesa con un nuovo piano nazionale di governo e l’inserimento del rispetto dei tempi massimi tra i criteri di valutazione dei direttori generali.
- Abolizione del superticket da 10 euro e revisione dell’intera normativa per garantire effettiva equità.
- Promuovere l’applicazione dell’Urban health Rome declaration che riconosce il concetto di salute non più solo come un “bene individuale” ma come un “bene comune”.
- Assistenza domiciliare per gli anziani in tutta Italia, valorizzando l’attività privata (considerando ogni mese di assistenza anche a fini di contributi previdenziali).
- Più libertà di scelta per le famiglie nell’offerta sanitaria e incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di standard.
- Centralità del rapporto medico-paziente, sostegno all’aggiornamento professionale e meritocrazia.
- Azzeramento progressivo del precariato, rafforzamento delle autonomie locali e federalismo responsabile.
- Raddoppio dell’assegno di invalidità, riconoscimento della funzione sociale dei caregiver e incentivi anche fiscali per chi effettua una corretta e periodica prevenzione sanitaria.
- Garantire il diritto alla salute con il miglioramento e l’estensione delle prestazioni sanitarie.
- Inserimento dello sport in Costituzione come strumento essenziale di benessere fisico e mentale, arricchimento valoriale, contrasto alle devianze giovanili.
- Garantire l’attività motoria dalla scuola primaria fino alla terza età.
- Inserimento del codice “rosa” in tutti gli ospedali e aumento del Fondo per i centri antiviolenza contro il femminicidio.
- Investimenti immediati per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sostegni concreti alle persone disabili.
- Creazione di una scuola di formazione per l’alta dirigenza sanitaria pubblica.
- Fornire ai cittadini un sostegno concreto attraverso servizi socio-sanitari, superamento del modello ospedalo-centrico.
- Presa in carico territoriale di attività di prevenzione e screening, percorsi socio-sanitari specifici e cure intermedie.
- Centrale operativa territoriale (COT) per coordinare diversi servizi compresi quelli ospedalieri.
- Riduzione dei tempi d’attesa nei pronto soccorso tramite strutture a bassa intensità di cura e associazioni di volontariato.
- Aumento del numero di laureati in medicina, rivedendo il numero chiuso.
- Aumento del numero borse di studio per gli specializzandi.
- Sviluppo e revisione delle forme associative dei medici di medicina generale, con la presenza di “farmacie dei servizi” e “farmacie rurali”.
- Completamento reti oncologiche.
- Adottare un piano sociosanitario nazionale per la non autosufficienza.
- Puntare sulla prevenzione riducendo i fattori di rischio legati all’ambiente di vita e di lavoro e rendendo più accessibili i test diagnostici preventivi.
- Forte rilancio del finanziamento per riallineare progressivamente la spesa sanitaria pubblica italiana alla media dei paesi dell’Europa occidentale, garantire investimenti pubblici per il rinnovamento tecnologico e l’edilizia sanitaria, da finanziare con 5 miliardi in 5 anni.
- Porre un freno alla diffusione delle polizze sanitarie nei contratti integrativi, attraverso regole più precise, evitando di sostenerla con la fiscalità generale.
- Piano triennale di rafforzamento del personale dipendente, anche con la riduzione di lavoro precario, collaborazioni esterne, appalto di servizi.
- Superare l’attuale sistema dei ticket e abolire i superticket.
- Piano d’azione per la salute mentale, promozione dell’uso dei farmaci generici e informatizzazione del settore sanitario.
- Promozione del diritto alla salute delle donne, garanzia dei diritti sessuali e riproduttivi, rilancio dei programmi di educazione sessuale e contraccettiva nelle scuole.
- Applicazione legge 194 intervenendo sul problema del numero eccessivo di medici obiettori.
- Prevedere nuovi e diversi criteri di nomina per direttori generali sanitari e amministrativi e dei dirigenti di strutture complesse.
- Intervenire sulla trasparenza nei rapporti tra l’industria e i fornitori di servizi sanitari.
- Incidere ulteriormente sulla trasparenza in sanità, con particolare evidenza nelle liste di attesa.
- Realizzare l’informatizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.
- Incidere sulla farmaceutica rompendo qualsiasi interazione inappropriata tra i professionisti della salute e l’industria farmaceutica.
- Rivedere il convenzionamento e l’accreditamento delle strutture private e l’intramoenia.
- Politiche di salute coerenti con tutte le politiche ambientali, produttive ed energetiche.
- Consentire l’esercizio dell’attività libero professionale intramoenia solo per quelle aziende che abbiano adottato un sistema di gestione informatizzata dell’ALPI.
- Eliminare i ticket sui farmaci attuando delle semplici correzioni sull’attuale politica dell’AIFA. Ridurre la durata di protezione della proprietà intellettuale dei farmaci.
- Sviluppare programmi di educazione alimentare.
- Consentire che il medico neolaureato abbia accesso nella struttura sanitaria per conseguire le abilità teoriche e tecnico-pratiche necessarie allo svolgimento della specializzazione medica prescelta e realizzare il cosiddetto “Ospedale d’insegnamento” integrato da un punto di vista didattico-formativo da parte degli Atenei.
- Divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni del gioco d’azzardo.
Noi con l’Italia – UDC
- Potenziamento della medicina territoriale
- Contrasto alla ludopatia
- Riduzione delle liste di attesa
- Miglioramento dell’accesso alle cure
- Potenziamento della ricerca sulle malattie rare.
- All’interno di un nuovo patto per la salute: garantire un progressivo aumento del Fondo sanitario nazionale e perseguire l’obiettivo del superamento delle differenze tra le Regioni.
- Potenziamento e riorganizzazione della medicina territoriale, investimenti nelle nuove tecnologie per un monitoraggio più attento e continuo, introduzione di sistemi premiali per le regioni più attive nel promuovere campagne di prevenzione e attuazione del nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale.
- Piano nazionale per la gestione delle liste di attesa che promuova le migliori esperienze messe in campo da alcune regioni.
- Revisione del sistema di governance del farmaco e dei dispositivi medici attraverso un ripensamento complessivo del sistema dei tetti di spesa
ALTRI PARTITI
10 volte meglio: Aumento investimenti in sanità, potenziamento degli screening su tumori e malattie croniche, nuovi Lea con indicatori di qualità, aumento numero posti per formazione Mmg, rinnovo contratti e introduzione flessibilità nell’orario. | Partito Repubblicano Italiano – ALA: Umanizzazione della medicina, rigide direttive nazionali per giungere alla omogeneizzazione del sistema attestandosi sui livelli di eccellenza già presenti in molte realtà del Paese. | |||
CasaPound: Difesa dell’assistenza medica e pediatrica gratuita, abolizione dei ticket, riqualificazione e ammodernamento degli ospedali pubblici tramite la riconversione di finanziamenti ad associazioni, assistenza ginecologica gratuita e di alta qualità | Partito Valore Umano: Sanità pubblica gratuita con revisione dei protocolli esistenti, apertura alla medicina naturale e quantistica, libertà di scelta della cura , potenziamento della politica della prevenzione. | |||
FronteFriulano: Riorganizzare il sistema sanitario con una costante collaborazione con i primi operatori sul territorio, i primari ospedalieri ei medici di base. Aiuto concreto a disabili e anziani in difficoltà economica. | Per una Sinistra rivoluzionaria: Raddoppio dei fondi alla sanità e abolizione del finanziamento di quella privata. Abolizione dei ticket. Nazionalizzazione dei lavoratori dell’industria farmaceutica. | |||
Il Popolo della Famiglia: Riconoscimento del “Comfort Care” da parte del SSN in alternativa all’aborto terapeutico. Abrogazione Legge Lorenzin .Risorse per anziani, disabili assistenza e cura malati terminali. | Potere al Popolo: Garanzia dei livelli essenziali di assistenza erogati dal SSN e loro omogeneità su tutto il territorio nazionale Eliminazione dei ticket, taglio drastico dei tempi di attesa e programma di assunzioni per sanità e servizi socio-assistenziali. | |||
Lista del Popolo per la Costituzione: La salute è diritto di tutti e le strutture della sanità pubblica non devono essere gestite come imprese finalizzate al profitto. | Siamo: Sostegno del riassetto del SSN attraverso una politica di valorizzazione delle risorse, Integrazione del personale sanitario mancante. Case di maternità, case della salute. | |||
Movimento delle Libertà: Assistenza sanitaria per i connazionali residenti all’estero privi di un’assicurazione pubblica o privata, grazie a speciali convenzioni tra il Ministero del Welfare e della Sanità e gli equivalenti organismi esteri. | SMS – Stato Moderno Solidale: La ricerca, l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini e degli attori economici sui rischi inerenti l’eccessivo sperpero e l’inquinamento delle risorse ambientali fondamentali (aria, acqua, suolo). | |||
Partito Comunista: Rimuovere la riforma del titolo V della Costituzione, assicurando un solo sistema sanitario nazionale unico. Abolire ticket sanitari, stop chiusura presidi ospedalieri, aumentare personale medico e infermieristico. |
PARTITI SENZA PROPOSTE ESPRESSE SU SANITÀ E RICERCA BIOMEDICA
Autodeterminatzione
Blocco Nazionale per le Libertà
Confederazione Grande Nord
Democrazia cristiana
Destre Unite – AEMN
Italia agli Italiani
MIR Italia
Movimento Politico Italia nel Cuore
Movimento Politico Patto per l’Autonomia
PPA Movimento Politico Pensiero Azione
Sudtiroler Volkspartei
Fonte: Monitoraggio indipendente dei programmi elettorali – Gimbe
Nota: all’interno dei vari gruppi i partiti sono elencati in ordine alfabetico, utilizzando lo standard internazionale che prevede la precedenza ai simboli seguiti da numeri e lettere.
Maria Chiara Furlò