Calciatori medici: si cercano squadre del nord

Con la Coppa Italia alle porte e il campionato nazionale in agenda, per l’Associazione nazionale medici calcio è tempo di campagna acquisti.

L’oggetto del desiderio di questo calcio mercato di fine inverno non sono tuttavia i giocatori, ma le squadre, di cui il presidente, Giovanni Borrelli (nella foto a destra), va a caccia per ampliare il panorama delle regioni rappresentate nelle manifestazioni nazionali.

Da Pescara a Catania, il campionato sportivo dei medici ha già incassato adesioni in più di mezzo Stivale. Ma dalla mappa delle squadre iscritte mancano le compagini del Nord, fatta eccezione  per la rappresentativa Milano-Brianza.

Per rimediare e ampliare il panorama dei territori che già esprimono una squadra “stiamo cercando di coinvolgere altre formazioni, attraverso un lavoro che abbiamo già cominciato da tempo”, commenta il presidente Borrelli.

“Puntiamo, nello specifico, ad ampliare la rappresentanza soprattutto per il Nord Italia e sono ammessi colleghi di tutte le branche specialistiche”, precisa ancora il fisiatra napoletano, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica.

COPPA ITALIA A MARZO E CAMPIONATO A FINE GIUGNO

Sono già 250 gli atleti che alternano il camice nella vita professionale e la divisa da calcio nel tempo libero e che adesso si preparano per la tre-giorni di fine mese.

Dal 23 al 25 marzo, 10 delle 12 rappresentative territoriali aderenti al circuito dei medici calciatori sono attese sui campi di Capo d’Orlando, in provincia di Messina, per la quindicesima Coppa Italia medici.

Le squadre partecipanti prenderanno parte alla sfida in quattro gironi, dai quali le prime tre classificate e la migliore seconda si guadagneranno un biglietto per la fase finale, in programma in autunno.

I professionisti potranno far fruttare preparazione fisica e tattiche affinate negli allenamenti invernali, ma lo spirito rimarrà quello dell’aggregazione e del “calcio come metafora di medicina e vita”, come recita una frase dell’ex presidente, Antonio Caputo, sul sito web dell’associazione.

Per tutelare l’aspetto ludico e sociale della manifestazione “resta fermo il divieto di schierare più di cinque giocatori under 30 – dice Borrelli – anche se le squadre potranno avvalersi di uno o due fuori quota, non medici, per rimpinguare le rose e aumentare la partecipazione”.

Una volta decretate le finaliste della Coppa Italia, a giugno si sfideranno poi sui campi della Sardegna per il campionato nazionale in programma dal 23 al 30 giugno a Santa Teresa di Gallura.

SCIENZA E BENEFICENZA

I progetti dei camici bianchi appassionati di calcio coniugano, insieme alla passione sportiva, medicina e beneficenza. E in Sardegna i partecipanti saranno chiamati ad alternare le scarpette con i tacchetti a cravatta e taccuino, tra sfide in campo e aggiornamento professionale.

Il lato scientifico del campionato nazionale sarà rappresentato dal convegno “Disabilità e sport: la forza, il coraggio e la scienza oltre l’ostacolo”.

Una ricetta consolidata di sport e crescita professionale, che negli anni si è concretizzata con contributi scientifici incentrati sull’attività agonistica.

“Negli ultimi appuntamenti – racconta il presidente Borrelli – ci siamo occupati di infortuni relativi al calcio, soprattutto per ginocchio e caviglia, e ai percorsi di riabilitazione. In Sardegna, invece, ci confronteremo su come un atleta disabile può approcciarsi allo sport e come l’attività sportiva può essere un veicolo per superare la disabilità”.

Come testimonial la manifestazione si dovrebbe avvalere di un’atleta paralimpica. Ancora niente di ufficiale, ma stando ai rumors verrà contattata la velocista Giusy Versace, prima atleta a correre con le protesi dopo aver perso entrambe le gambe, fondatrice dell’associazione “Disabili no limits”.

A sport e professionalità, si aggiunge l’impegno a favore delle categorie deboli. Nell’ambito delle manifestazioni in Sicilia e Sardegna, infatti, verrà organizzata una raccolta di beneficenza i cui proventi saranno devoluti ad associazioni o strutture dei rispettivi territori.

UNA NAZIONALE PER SFIDE OLTRECONFINE

Dopo sedici anni di attività, la compagine dei medici sportivi si sente pronta a fare un salto di qualità anche con la propria rappresentativa nazionale, formata dai migliori giocatori che militano nel proprio circuito.

Già a Capo d’Orlando i 250 calciatori in campo verranno passati ai raggi x da Stefano Fiore, nuovo selezionatore e testimonial della nazionale medici calcio.

L’ex giocatore professionista, con un passato in serie A e in Nazionale, metterà a punto la rosa dei migliori talenti. “Il nostro obiettivo sarà giocare anche all’estero”, rivela con orgoglio il presidente Borrelli.

La selezione che porterà i valori della nazionale medici anche oltre confine sarà ufficializzata nel corso dell’appuntamento primaverile di Messina. A quel punto gli atleti del dream team dei medici saranno pronti a mettere nel bagaglio a mano sia camice che maglia azzurra.

di Antioco Fois