Arte e psichiatria, lo sguardo acuto di Dorfles

Schermata 2016-02-16 alle 11.09.25Al Macro una retrospettiva dedicata al critico e artista triestino, laureato
in medicina, che ha fatto della  psicoanalisi un metodo d’indagine del reale

Triestino di nascita, durante la sua giovinezza Gillo Dorfles si interessa alla psicoanalisi introdotta in città da Edoardo Weiss che fu allievo dello stesso Freud.

Non a caso si iscrive alla facoltà di medicina, conseguendo in seguito la specializzazione in psichiatria.

Le sue esperienze pratiche restano limitate; a Pavia viene in contatto con le metodologie all’epoca più in voga, come l’elettroshock, mentre a Milano frequenta per un breve periodo l’Ospedale Maggiore. Qui termina la sua carriera medica.

Schermata 2016-02-16 alle 11.03.30Dorfles, per sua esplicita ammissione, non ha mai avuto la tentazione di fare l’analista. Eppure la psicoanalisi ha lasciato  un’impronta indelebile sulla sua duplice
attività di critico e di artista, votato ad indagare abissi che altrimenti sarebbero rimasti inesplorati. Il Macro gli dedica ora un’ampia retrospettiva, ricca di oltre cento opere, alcune esposte per la prima volta.

Schermata 2016-02-16 alle 11.04.12Due sculture in vetroresina accolgono il visitatore, piccole bacheche ospitano le sue creazioni in terracotta, nelle vetrine campeggiano i suoi libri, le lettere, documenti e foto che coinvolgono gran parte della cultura novecentesca. L’attenzione verso i meccanismi dell’inconscio investe il suo percorso creativo. Alcune tele presentano quella singolare mescolanza fra sogno e realtà cara alla poetica surrealista, mentre gli universi onirici dei piccoli acquerelli ricordano certe cose di Klee e di Miró. Nelle terrecotte Dorfles coltiva il piacere della pratica artigianale e  dell’esecuzione manuale.

La sua arte è contemporaneamente visionaria e ironica, tragica e comica, disomogenea come è il tempo nel quale viviamo.
Da intellettuale perennemente curioso, a centocinque anni è ancora in lotta contro ogni forma di conformismo, contro la banalità e il cattivo gusto. La senilità non ha intaccato la sua passione per il divertimento, per l’esplorazione capillare e continua, non ha spento il suo desiderio di guardare, nonostante tutto, al futuro.

UN VOLUME PER APPROFONDIRNE LA PRODUZIONE
Per la prima volta gran parte della vasta produzione critica di Gillo Dorfles è stata raccolta in un unico volume curato da Luigi Sansone ed edito da Skira, con lo scopo di approfondire i caratteri della sua esperienza.

 

di Riccardo Cenci
@FondazioneEnpam