Anziani in coda per un controllo sanitario gratis

Nonostante sia la più multietnica di Roma, ai gazebo allestiti in Piazza Vittorio si sono avvicinati soprattutto anziani italiani. Non si curavano da tempo, spesso per problemi economici.

Con l’edizione del 25-27 ottobre di ‘Piazza della Salute’, questi romani sono stati visitati e ascoltati, ma soprattutto si sono riavvicinati alle cure mediche e alla prevenzione.

La tre giorni organizzata e promossa dall’Enpam ha portato in piazza per il terzo anno consecutivo un programma a base di visite mediche, sport, informazione e giochi per vivere in salute, mettendo a disposizione dei cittadini una postazione dove effettuare controlli gratuiti per la prevenzione del cancro femminile (con visita senologica e pap-test), del diabete e del tumore del cavo orale.

“La partecipazione è sempre molto alta, la gente che gravita intorno a Piazza Vittorio è sempre stata responsiva. Nonostante lo sciopero e il mal tempo, siamo riusciti comunque a raggiungere tante persone” dice Felice Strollo, endocrinologo del San Raffaele Termini di Roma che ha partecipato per conto dell’Aniad (Associazione nazionale italiana atleti con diabete) e dei Lions.

Rispetto alle edizioni passate “quest’anno c’erano meno immigrati – commenta Strollo – abbiamo visitato soprattutto italiani e questo forse potrebbe essere letto come un sintomo del deterioramento dell’assistenza sanitaria”.

I pazienti con cui l’endocrinologo è entrato in contatto nei tre giorni sono circa un centinaio.

“La maggioranza erano anziani: circa la metà delle persone che abbiamo sottoposto a uno screening su questionario ha scoperto di avere un rischio di diabete superiore al 30 per cento , cinque persone avevano un valore particolarmente elevato di rischio e sono state quindi avviate al medico di base per una verifica delle situazione.

Abbiamo fatto anche degli esami della glicemia con gli stick, grazie ai quali due persone hanno scoperto di avere livelli di diabete praticamente certo, senza averlo mai saputo prima”.

Le donne che si sono sottoposte a visita senologica e pap-test “sono state un sessantina, la maggior parte erano vicine alla menopausa, pochissime le ragazzine” dice Novella Calabrese, ginecologa della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt).

“Le pazienti – aggiunge – erano quasi tutte italiane, soprattutto signore di una certa età che non si controllano da molto tempo, uscite dai programmi di screening spesso per motivi economici, che quindi si affidano a questo tipo di iniziative per potersi controllare”.

Anche se l’obiettivo principale del pap–test (ne sono stati effettuati 35) è lo screening anti tumorale, “come risultato collaterale l’esame offre informazioni anche su eventuali infezioni in atto. In quel caso invitiamo le signore a fare una visita ginecologica” ha aggiunto la dottoressa Calabrese.

Maria Chiara Furlò