Aesculapius acquista la sede dell’ospedale San Giuseppe

Il fondo immobiliare di cui l’Enpam è quotista unico ha comprato l’edificio dall’Ordine religioso Fatebenefratelli. L’Ente ecclesiastico rimane in affitto

ospedaleIl Fondo Aesculapius, di cui l’Enpam è quotista unico, ha acquisito l’edificio che ospita l’Ospedale San Giuseppe di Milano. L’operazione si è concretizzata negli ultimi giorni del 2015 e prevede che gli spazi continueranno a essere affittati per 18 anni al precedente proprietario, l’Ente ecclesiastico Provincia lombardo veneta dell’Ordine religioso Fatebenefratelli.
Il fondo non entra dunque nella gestione dell’attività ospedaliera, che proseguirà regolarmente, in quanto non è stato coinvolto il ramo d’azienda di proprietà dell’Ordine religioso che comprende le attrezzature e i contratti di lavoro del personale dipendente.Il polo ospedaliero è situato nel centro storico di Milano, a pochi metri da Piazza e due sale parto, con una specializzazione nella medicina di urgenza e chirurgia della mano.
A gestire il fondo è Antirion, società indipendente specializzata in strumenti immobiliari
rivolti a investitori istituzionali. L’acquisizione, per un valore di 85 milioni di euro, permette alla precedente proprietà di ottenere liquidità e rendere più sicura la propria struttura patrimoniale, mentre Aesculapius conferma una politica di investimento orientata all’acquisto di immobili dell’area socio-sanitaria.
Oltre a essere un settore particolarmente attrattivo dal punto di vista finanziario grazie alle forti prospettive di crescita, il settore è diventato uno snodo cruciale per le strategie di Enpam con la presentazione del nuovo piano di investimenti mission related. Si tratta di impieghi che presentano due vantaggi: offrire rendimenti in linea con gli obiettivi di redditività del patrimonio e ricadute positive sul settore sanitario. In questo modo l’Ente rispetta la sostenibilità del sistema previdenziale e si inserisce in una posizione di forza per orientare le future scelte occupazionali, garantendo continuità al patto generazionale.