A Bolzano manifesti xenofobi contro i medici

Gli Ordini dei medici di Trento e Bolzano condannano duramente i manifesti apparsi nel capoluogo alto-atesino che ritraggono un cadavere in un obitorio con la dicitura “Il dottore non conosceva il tedesco”.

La campagna è opera del partito secessionista di estrema destra Südtiroler Freiheit e l’obiettivo sono i quasi trecento medici assunti a tempo determinato senza patentino che attesta il bilinguismo, che potranno lavorare in Alto Adige al massimo per cinque anni, al termine dei quali dovranno superare un esame di lingua.

Monica Oberrauch, presidente dell’Ordine di Bolzano, si è detta pronta a portare in tribunale chi ha promosso e diffuso i messaggi xenofobi. “Si tratta di una messa in scena che raccoglie tutto il nostro disgusto – ha detto – . Ho ricevuto moltissime proteste da parte degli iscritti, ne discuteremo in Consiglio”.

“Il problema della mancanza dei medici in Alto Adige con l’autonomia e il bilinguismo è più problematico – prosegue Oberrauch – abbiamo bisogno di forze esterne perché da soli non ce la facciamo”.

Anche il presidente dell’Ordine di Trento, Marco Ioppi, l’ha definito ignobile.

“È lesivo per la Professione – ha commentato Ioppi – . Si assiste increduli al fatto che si possa seminare tanta violenza e astio in una società che ha bisogno di convivenza civile. Il diritto alla salute che si basa sulla relazione tra medico e cittadino si garantisce con il rispetto, la fiducia e la stima reciproca”.

Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha denunciato il fatto alla Procura della Repubblica.

Per Anelli il poster trasmette un messaggio terribile. “Allarmista per i cittadini – ha detto Anelli – offensivo per i medici e, soprattutto, dannoso per il rapporto di fiducia che è alla base del trattamento”.