Sistema previdenziale sostenibile e sicuro

Longevità, incremento del numero dei pensionamenti, variazione nel livello dei redditi degli iscritti. le sfide future e la risposta di Enpam

La sostenibilità del sistema pensionistico è la capacità di una cassa previdenziale di assicurare ai propri iscritti il pagamento delle pensioni e dei sussidi assistenziali nel lungo periodo. Tutto deve svolgersi all’interno di un patto intergenerazionale che si basa su un principio di solidarietà: chi lavora oggi mantiene chi ha già lavorato ed è in pensione.

Quali sono le sfide alla sostenibilità? Le dinamiche demografiche, come per esempio l’aumento dell’aspettativa di vita, l’incremento dei pensionamenti nei prossimi anni (si veda l’andamento del grafico in particolare dagli anni 2028 a 2037), ma anche alcune variabili economiche come l’andamento del Pil italiano e dei redditi futuri degli iscritti.

Come il Bilancio sociale illustra, Enpam ha risposto varando una riforma previdenziale che è in grado di garantire la certezza della pensione per i prossimi cinquant’anni e oltre, e questo nonostante la doppia tassazione a cui è sottoposta.

Il sistema di Enpam, inoltre, prevede un metodo di calcolo della rendita futura che tiene conto della media dei redditi percepiti durante tutta la vita lavorativa, un criterio di rivalutazione dei soldi versati dagli iscritti che si basa sull’inflazione, che è un parametro certo e costantemente in crescita e non sulle fluttuazioni del Pil come nel sistema pensionistico pubblico.

Inoltre i contributi versati sono trasformati in rendita con un’aliquota di prestazione (aliquota di rendimento), che, sulla base di calcoli attuariali, viene determinata fin da subito e non al momento del pensionamento. Dalla lettura del Bilancio si evince inoltre che nel modello messo a punto da Enpam la certezza della pensione è il perno intorno al quale ruotano una serie di iniziative che sostengono gli iscritti durante la vita lavorativa, oltre che nel momento della pensione.

Un sistema, dunque, che incorpora i concetti di: flessibilità, trasparenza e fiducia. Flessibilità nei versamenti contributivi, per venire incontro alle esigenze dei liberi professionisti; trasparenza sulle aspettative di entrata, con il servizio di Busta arancione. Fiducia nel futuro ma anche nel presente con una serie di agevolazioni e di aiuti economici a sostegno del percorso formativo e della carriera professionale attraverso le nuove iniziative di assistenza strategica.02_SostenibilitàSistemaPrevidenziale25-6-2015

LE MISURE A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ

La questione della genitorialità è uno dei nodi principali della nuova vulnerabilità sociale a cui si deve fare fronte. Favorire il rientro al lavoro dopo la nascita di un figlio e sostenere il reddito della famiglia sono i punti salienti su cui Enpam si è concentrata per progettare le nuove misure di assistenza.

Il primo obiettivo messo a segno da Enpam è stato l’integrazione dell’indennità di maternità per le specializzande. Prima dell’intervento di Enpam, infatti, una specializzanda che rimaneva incinta durante la formazione, e aveva già avuto una malattia o un’altra maternità, si poteva trovare nella condizione di non vedersi tutelato per intero il periodo di astensione previsto dalla legge (cinque mesi).

È ancora al vaglio dei ministeri invece il pacchetto di misure per ampliare le tutele per la genitorialità presentato dalla Fondazione. Tra le misure, oltre alla gravidanza a rischio per le libere professioniste, sono previsti aiuti economici per le spese di babysitting e nidi.

LA TRASPARENZA SULLE ASPETTATIVE DI ENTRATA

La consapevolezza e la conoscenza della propria posizione previdenziale – si legge nel Bilancio – consente agli iscritti di poter pianificare in maniera più strategica i propri risparmi e di decidere, per chi desiderasse al momento del pensionamento un reddito più simile all’ultimo stipendio percepito, di investire una quota del proprio reddito attuale nei riscatti (di laurea, di allineamento, ecc.) e in forme di previdenza complementare.

Nel 2014 è stato lanciato il servizio di Busta arancione per le ipotesi di pensione per la Quota A e la libera professione. Il servizio ha riscosso un enorme successo: solo nel corso dell’anno sono state più di 300mila le simulazioni evase online. Dai primi mesi del 2015, quindi, il calcolatore è stato esteso anche alla quota di pensione eventualmente maturata con l’attività svolta in convenzione.

Ciò consente a oltre 70mila medici di famiglia, pediatri e convenzionati della continuità assistenziale e dell’emergenza sanitaria di avere un quadro pensionistico completo. Per loro è possibile visualizzare tutte le tre parti che compongono la pensione: quella del Fondo di medicina generale, quella legata al contributo minimo obbligatorio (Quota A) e quella maturata con l’eventuale attività libero professionale (Quota B).

Il calcolatore permette di visualizzare tre ipotesi. La prima è calcolata sulla media dei redditi percepiti fino ad oggi. La seconda si basa sulla media reddituale degli ultimi tre o cinque anni. Nella terza ipotesi si prevede di continuare ad avere, da adesso all’età pensionabile, il reddito dell’ultimo anno. Attualmente nella Busta arancione non sono ancora comprese le quote di pensione per attività svolta come specialista ambulatoriale (per cui è necessaria la trasmissione di dati da parte delle Asl) o come specialista esterno.

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