3. PREFAZIONE

La tematica del Consenso informato in medicina oggi è oggetto di grandi discussioni e di molti equivoci.

Ormai è coscienza comune che il consenso del paziente, che deve necessariamente essere preceduto da una sua corretta informazione, non può limitarsi alla sottoscrizione, che a volte si richiede in modo quasi furtivo e nella più grande indifferenza sia di chi lo propone sia di chi lo sottoscrive, di un modulo di poche righe tendenti a fornire uno scarico da ogni responsabilità per i sanitari interessati.

La sua valenza sia etica che giuridica viene così oggi correttamente affrontata alla luce degli articoli 13 e 32 della Costituzione (libertà personale e diritto alla salute), secondo i quali nessuno può essere sottoposto a trattamento medico-chirurgico contro la propria volontà, salvo che una specifica legge disponga altrimenti (accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori, malattie infettive e diffusive, ecc.).

Infatti il medico, che ha il preciso onere di fornire sempre una informazione veritiera, completa e comprensibile, è bene che prenda precisa coscienza del fatto che non è legittimato ad agire se non in presenza di una esplicita manifestazione di volontà del paziente.

Il consenso del paziente è dunque indispensabile, specifico, personale e non delegabile.

L'eccezione è costituita dai pochi e ben determinati casi in cui il paziente non sia in grado di comprendere e contemporaneamente versi in pericolo di vita in un momento nel quale il trattamento risulti improcrastinabile.

Nel presente lavoro verranno pertanto trattati i temi relativi al rapporto molto spesso conflittuale tra il consenso informato ed il corretto esercizio della professione medica esaminando le disposizioni di legge, l'orientamento giurisprudenziale che attengono al consenso informato.

L'intento perseguito è quello, rivolgendosi a tutti i medici, dall'area ospedaliera a quella del convenzionamento e ai medici in attività libero-professionale , di approfondire la tematica alla luce della più recente dottrina e giurisprudenza che in questi ultimi anni si è sviluppata in modo copioso ed esaurientemente chiaro ed univoco.